Norcia, recuperata la statua del Cristo dalle macerie della chiesa di Santa Maria degli Angeli. Il Comitato della Processione del Venerdì Santo ringrazia i Vigili del Fuoco e i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Cuturale.
NORCIA
– Nonostante il pericolo di crolli dovuti al ripetersi delle scosse
telluriche, i Vigili del Fuoco di Padova e i Carabinieri del nucleo
tutela del patrimonio di Perugia, con la supervisione della
Soprintendenza ai beni culturali, hanno recuperato a Norcia, tra le
macerie della chiesa di Santa Maria degli Angeli, la statua del Cristo Morto, particolarmente venerata durante la Processione del Venerdì
Santo.
Un recupero importante, non tanto per il valore artistico
della statua, quanto per le tradizioni locali, visto che la Processione
del Venerdì Santo è considerata per le sue peculiarità una delle più
imponenti del Centro Italia. Il recupero della statua del Cristo segue
quello effettuato a gennaio – sempre dai Carabinieri del TPC e dai
Vigili del fuoco di Treviso – della statua della Madonna Addolorata,
all’interno dell’edificio sacro fortemente lesionato e in parte crollato
in seguito al sisma del 30 ottobre scorso.
Contemporaneamente, grazie alle spettacolari quanto rischiose operazioni del nucleo SAF dei Vigili del Fuoco di Perugia, compiute per mettere in sicurezza l’oratorio di Sant’Agostino, sarà possibile recuperare una parte dei costumi e dei materiali della sacra rappresentazione alla quale, nelle ultime edizioni, hanno preso parte oltre quattrocento figuranti.
La
Processione, partendo dalla chiesa della Madonna degli Angeli,
percorreva l’intero perimetro della cinta muraria, in prossimità della
quale venivano allestiti quadri viventi per scandire i momenti salienti
della passione di Cristo. Il tutto in un’atmosfera di penitenza,
illuminata soltanto dalle torce, scandita dal suono rauco delle "marturelle" e da antiche litanie.
Il "Comitato della Processione
del Venerdì Santo" ringrazia fortemente i Vigili del Fuoco e i
Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio di Perugia, poiché con i
recuperi effettuati con professionalità, coraggio e abnegazione,
renderanno possibile proseguire a Norcia – anche se in forma ridotta
– uno dei riti della Settimana Santa, salvaguardando l’identità locale e
rendendo tangibile un segno di speranza e di fiducia nel futuro.